martedì 20 luglio 2010

Boom di adesioni per il Gruppo di Acquisto Solare a Varese Ligure

Comunicato Stampa

Primo bilancio per l'iniziativa lanciata dal Comune di Varese Ligure grazie allo Sportello Energia di Legambiente Liguria.

Grande successo a Varese Ligure per il primo Gruppo di Acquisto Solare, un’esperienza che, ad oggi, è riuscita a coinvolgere oltre trenta famiglie del territorio comunale, accomunate dall'intenzione di acquistare impianti solari termici e fotovoltaici, abbattendo il costo di acquisto e d’installazione di circa il 25% rispetto al prezzo medio di mercato, con un risparmio di circa 2.000 € a famiglia.
L'iniziativa nasce a seguito dell'attivazione dello Sportello Energia di Legambiente Liguria che negli ultimi mesi ha curato tutta la parte organizzativa, avviando una fase informativa sulla cittadinanza, seguita dalla raccolta della manifestazioni di interesse. È stato quindi inviato alle ditte installatrici un capitolato di gara per la raccolta delle diverse offerte, poi comparate da una Commissione Tecnica relativamente a: curriculum aziendale, qualità dei prodotti e prezzi.
Il Gruppo di Acquisto ha quindi selezionato la migliore offerta rispondente alle esigenze dei cittadini, individuando l'Azienda Partner che provvederà a questo punto all'avvio dei sopralluoghi ed alla realizzazione degli impianti.
Si tratta della Global Service Ecotecnik di La Spezia, che si è aggiudicata la gara offrendo un prezzo di 4.000 €/KWp per l'impianto fotovoltaico. Il pacchetto chiavi in mano include tutte le pratiche di accesso al sistema di incentivazione in Conto Energia, la garanzia di 10 anni sull'inverter, la garanzia di produzione del 90% dopo 10 anni, dell'80% dopo 25 anni e la manutenzione decennale.
L'offerta del Gruppo d'Acquisto Solare propone anche una soluzione per il solare termico ad un costo di 1500 euro a metro quadro, anche questa "chiavi in mano" e comprensiva di garanzie e servizi inclusi nel prezzo.
“Le tecnologie a risparmio energetico – afferma Nicola Merciari, responsabile dello Sportello Energia - portano le famiglie a ridurre la propria spesa energetica in funzione dell'abbattimento dei consumi, ma l'investimento iniziale è spesso causa di temporeggiamenti o addirittura definitive rinunce all'installazione. Attraverso il Gruppo di Acquisto Solare, si offre ai cittadini la possibilità di acquistare tecnologia solare a prezzi più contenuti rispetto agli standard di mercato, assieme ad un pacchetto di garanzie e vantaggi, ottenibili solo grazie alla maggior forza contrattuale propria di un gruppo di acquirenti”.
Continua Stefano Sarti, Presidente Regionale Legambiente:” la nostra Associazione, ritiene che la riduzione della Co2 e dei gas climalteranti, passi anche attraverso il coinvolgimento della cittadinanza, ma che al contempo il settore privato soffra spesso la necessità di poter usufruire di
maggiori agevolazioni rispetto all'investimento iniziale nell'efficienza energetica. Quello del Gruppo di Acquisto è uno dei pochi strumenti che un'Amministrazione può attivare per facilitare l'accesso delle famiglie a questo tipo di tecnologia”.
Dello stesso avviso anche il Sindaco di Varese Ligure, Michela Marcone:”il fatto che quello realizzato a Varese Ligure sia il primo Gruppo di Acquisto Solare in Liguria non può che riempirci di soddisfazione e questo testimonia, ancora una volta, l'attenzione del nostro Comune per il tema della sostenibilità ambientale. L'iniziativa va inoltre ad inserirsi pienamente all'interno degli impegni assunti dal Comune presso la Comunità Europea con la sottoscrizione del famoso Patto dei Sindaci”.

Varese Ligure 14/07/2010

LEGGI L'ARTICOLO DE "IL SECOLO XIX":

martedì 13 luglio 2010

Approvati conto energia 2011 e linee guida rinnovabili

I due attesi provvedimenti, conto energia fotovoltaico e linee guida amministrative per l'autorizzazione unica ad impianti a fonti rinnovabili, sono stati approvati il 9 luglio dopo la conferenza Stato-Regioni. Regioni ed Enti locali dovranno recepire le Linee guida entro i 90 giorni dalla pubblicazione del testo. Intanto, in salvo i certificati verdi, sebbene con un loro ridotto impatto a partire dalle competenze 2011.

Il conto energia fotovoltaico e le Linee guida amministrative per le fonti rinnovabili sono stati approvati ieri 9 luglio dalla Conferenza Stato–Regioni. A breve i provvedimenti, predisposti dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente, saranno pubblicati in Gazzetta (pubblicheremo già nei prossimi giorni la versione ufficiale di entrambi).

Il nuovo conto energia a partire dal 2011 prevede una riduzione delle tariffe (vedi ultima formulazione), contenuta per i piccoli impianti e più marcata per i grandi impianti, rispetto a quelle attualmente operative. Per gli impianti che entrano in esercizio nel 2012 e nel 2013 le tariffe saranno decurtate ulteriormente del 6% ogni anno. Per gli anni successivi si provvederà con un nuovo decreto (potenza incentivabile con questo decreto è 3mila megawatt).

Il provvedimento prevede la novità di incentivi al fotovoltaico a concentrazione, alle installazioni con sistemi di accumulo e a quelle ad alta integrazione architettonica.
Secondo il provvedimento l’obiettivo atteso per il fotovoltaico al 2020, ai fini del suo contributo al target nazionale, è una potenza di 8.000 MW, molto inferiore a quanto indicato dagli operatori del settore (circa 15mila MW, considerando che già a fine anno saremo intorno ai 2.500 MW).

Le Linee Guida nazionali che sono state approvate dalla Conferanza unificata riguardano l'Autorizzazione Unica per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (principali contenuti del provvedimento). L’obiettivo in sintesi è di definire modalità e criteri unitari sul territorio nazionale per assicurare uno sviluppo ordinato sul territorio delle infrastrutture energetiche. Lo scopo di definire tali Linee Guida è soprattutto di dare regole certe che possano favorire gli investimenti e consentono di coniugare le esigenze di crescita e il rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Questo provvedimento è stato predisposto, oltre che dal Ministro dello sviluppo di concerto con il Ministro dell’ambiente, anche dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali. Le Regioni e gli Enti Locali – a cui oggi è affidata l’istruttoria di autorizzazione – dovranno recepire le Linee guida entro i 90 giorni successivi alla pubblicazione del testo.

Intanto l’8 luglio è stato parzialmente salvato il ritiro da parte del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) dei certificati verdi in eccesso sul mercato. La Commissione Bilancio ha infatti approvato l'emendamento con la nuova versione del contestato articolo 45 della manovra, redatto dal relatore Antonio Azzollini (Pdl), che stabilisce infatti che per "contenere gli oneri generali di sistema gravanti sulla spesa energetica di famiglie e imprese" e "promuovere le fonti rinnovabili", si "assicura che l'importo complessivo derivante dal ritiro da parte del GSE dei certificati verdi", a decorrere "dalle competenze dell'anno 2011, sia inferiore del 30% rispetto a quello relativo alle competenze dell'anno 2010, prevedendo che almeno l'80% di tale riduzione derivi dal contenimento della quantità di certificati verdi in eccesso". Questa misura, spiega la relazione tecnica, "non comporta effetti sui saldi di finanza pubblica".

L'emendamento interviene anche sul Cip6, il sistema di incentivi ai produttori di energia da fonti rinnovabili e assimilate. Le risorse derivanti dalle risoluzioni anticipate delle convenzioni Cip6 saranno destinate ad un fondo del Ministero dell'Istruzione per interventi nel settore della ricerca e dell'università.

Sembra inoltre che entro luglio partiranno i lavori del tavolo sulle energie rinnovabili chiesto e ottenuto dagli Enti locali. Lo riferisce Enrico Borghi, presidente dell'Uncem, a margine della conferenza unificata che ha avuto luogo al ministero degli Affari regionali. "Il sottosegretario Saglia si è impegnato a farlo partire entro il mese. E' un risultato importante - osserva Borghi - perché le autonomie locali stanno investendo e serve una regia". Il tavolo servirà ad applicare il piano nazionale sulle energie rinnovabili e quindi una definizione del burden sharing delle regioni, cioè il loro contributo, diversificato per tecnologia, sull’obiettivo del paese.

10 luglio 2010

a cura della redazione di Qualenergia.it